Wetube, lo spazio per i giovani creativi della Svizzera italiana, sarà presente al Locarno Film Festival con atelier e incontri dedicati ai ragazzi.
Mercoledì 3 e 10 agosto sono in programma due workshop pomeridiani dedicati ai ragazzi delle scuole medie in cui parleremo di TikTok e il mondo dei media: come creare una notizia e riconoscerne una falsa.
Se sei interessata o interessato, clicca qua e compila il forulario
Il progetto è totalmente gratuito, avrà luogo a Minusio e Locarno ed è pensato ai ragazzi e ragazze dai 13 ai 15 anni. Il programma si svolge sull’arco di tre giornate (07-09 di agosto 2022) e consiste di incontri, workshop creativi, attività artistiche e discussioni che abbracciano tematiche legate allo sviluppo della creatività e alla promozione di un approccio positivo e sostenibile alle sfide del futuro.
Le attività proposte offriranno l'opportunità di riflettere su tematiche importanti come la sostenibilità, il consumo, la digitalizzazione e il valore dell’arte e della cultura. Accompagnati da professionisti dei vari settori, i ragazzi intraprenderanno un percorso di crescita che gli aiuterà a sviluppare il loro futuro.
L'Atelier du Futur in sintesi:
ai partecipanti viene proposto quanto segue:
I posti sono limitati e le iscrizioni saranno aperte fino a fine giugno. Per maggiorni informazioni ed iscrizioni clicca qua sotto
In che modo gli animatori socioculturali parlano con i/le giovani a proposito delle sostanze psicoattive? Quali sono le aspettative dei mandatari? A cosa devono fare attenzione i professionisti e le professioniste dell'animazione socioculturale quando comunicano? Come si sviluppano concretamente le competenze relative al consumo di sostanze?
11.07.2022
Il DOJ/AFAJ ha appena pubblicato "Giovani e sballo".
Se ti interessa clicca qua
Superare insieme la crisi attuale dovrebbe rafforzare la solidarietà e il senso di responsabilità reciproca tra le generazioni: da entrambe, per entrambe le parti!
La generazione giovane ha contribuito attivamente alla gestione della crisi del coronavirus. Ora che si possono proteggere tutti è arrivato il momento di togliere il carico dai giovani.
I giovani dovrebbero essere in grado di svilupparsi in modo sano, nonostante la pandemia. Come società, riconosciamo i loro bisogni specifici e, solidali, permettiamo loro di godere di quanta più "normalità" possibile
In considerazione della situazione epidemiologica in via di stabilizzazione e delle gravi conseguenze per i giovani, l'accesso alle offerte ricreative accompagnate per i giovani fino ai 25 anni di età deve essere possibile senza restrizioni di accesso (certificato). Non si tratta di un lusso inutile, ma di importanti opportunità educative e di sano sviluppo per i giovani. Questo include i settori dello sport e delle attività culturali, così come il lavoro associativo a bassa soglia in favore dei bambini e dei giovani.
Le istituzioni dedicate all’istruzione vanno tenute aperte e le misure di protezione vanno proporzionate e limitate il più possibile. Le scuole secondarie e tutte le opportunità per orientarsi professionalmente (ad esempio stage, ecc.) devono essere accessibili senza restrizioni. Dato che un grande numero di giovani è attualmente alle prese con la scelta professionale o sta per entrare nel mondo del lavoro, è necessario mantenere l’accesso gratuito ai servizi di consulenza e di sostegno a bassa soglia, come proposti per esempio nei centri giovanili.
La legge sull'epidemia e la legge Covid offrono la possibilità di accedere rapidamente a fondi per assorbire le conseguenze mentali della pandemia e per prevenire ulteriori disagi. Questi mezzi dovrebbero contemporaneamente confluire nell’espansione dei servizi ambulatoriali e di degenza sovraccarichi, ma soprattutto nella promozione della salute a bassa soglia, nella prevenzione, nella consulenza e nel sostegno.
Gli anziani devono potersi muovere liberamente. Le persone nelle case di riposo e di cura non vanno rinchiuse e devono poter ricevere visite. Gli anziani non devono patire la solitudine. Va presa in considerazione non unicamente la loro salute fisica, ma anche la loro salute mentale.
Berna, 27 gennaio 2022
Leggi qua sotto l'Appello completo "Solidarietà intergenerazionale e più normalità per i giovani"
Attiriamo la vostra attenzione su una nuova lettera della Conferenza delle Direttrici e dei Direttori Cantonali delle Opere Sociali all'UFSP. Siamo lieti che questo importante organismo, con la sua Task Force per la protezione dei bambini e dei giovani, sostenga chiaramente la la richiesta del DOJ/AFAJ e nostra di abolire la certificazione obbligatoria per l’animazione socioculturale fino ai 25 anni.
E' sempre interessante ed arricchente confrontarsi con chi lavora nell'animazione socioculturale in altre nazioni, in contesti simili ai nostri. In Alto Adige si parla tedesco e italiano. Nella prefazione si legge "Il lavoro per e con i giovani necessita di dialogo e condivisione, di scambi continui e duraturi. Per questo è fondamentale lavorare ogni giorno alla creazione e alla costruzione di una rete che ci unisce. Questo documento nasce su queste basi. Verso la fine degli anni ´80 le organizzazioni giovanili di lingua tedesca dell’Alto Adige hanno iniziato un percorso di condivisione con l’obiettivo di sviluppare il lavoro socioeducativo e culturale negli spazi giovanili in Alto Adige. I risultati di questo lavoro pluriennale formano la base di questo manuale."
Questa é la 4a ristampa.
Quasi un bambino su cinque (17%) sente la mancanza di spazi liberi, dove poter giocare, incontrare amiche e amici o rilassarsi. Una percentuale molto simile (15%) evita tali luoghi a causa di rumore, sporcizia o violenza.
Nel luogo in cui si vive, quindi ad esempio il proprio comune o il quartiere, quasi un
bambino su quattro (23%) desidera più o migliori offerte per il tempo libero, come spazi ricreativi e destinati al gioco. Ne consegue che è in questo ambito che gli intervistati indicano con maggior frequenza undesiderio di cambiamento.
Per saperne di più clicca qua....
21.05.2021
29 aprile 2021
Le organizzazioni che operano a favore di bambini e giovani chiedono una strategia post pandemica.
Diversi studi hanno dimostrato che i bambini e i giovani sono psichicamente molto provati, si preoccupano per il futuro e non sono stati inclusi in maniera sufficiente nel dibattito politico. Ora è il momento di prendere sul serio i loro bisogni, riconoscendo quanto solidali essi siano stati e offrendo loro reali prospettive che li includano nella strategia post pandemica. Le recenti misure di allentamento prese dal Consiglio federale il 19 aprile 2021 non hanno dato molto rilievo alle serie preoccupazioni e alle importanti richieste delle giovani generazioni. Nel modello in 3 fasi presentato dal Consiglio federale, manca completa-mente una considerazione specifica per i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti. Per l'ampia coalizione di organizzazioni che lavorano quotidianamente con questo gruppo target, tale situazione resta molto insoddisfacente.
L'appello chiede voce in capitolo e prospettive per il futuro..... leggi l'appello
19.04.2021- Articolo apparso su AZIONE
I Centri giovanili? Non hanno mai chiuso. Nemmeno durante il primo lockdown, un anno fa: le attività sono proseguite, naturalmente online a causa della pandemia. «Questo fino a maggio scorso. Molte attività sono dovute essere reinventate. Così è stata messa a punto, ad esempio, la discoteca in remoto con i giovani che a turno mettono la musica, ma anche occasioni di dialogo quando ad esempio c’erano tensioni in famiglia legate alle restrizioni sociali». ....continua a leggere
Freschi di stampa, i risultati del primo sondaggio a livello nazionale sull’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù sono ora pubblicati in un libro. Questo studio scientifico eseguito dalla Fachchochschule Nordwestschweiz Soziale Arbeit FHNW, commissionato dal DOJ, fa luce, tra le altre cose, sui tipi di servizi offerti, sulla tipologia degli utenti e dei dipendenti, così come sull’organizzazione delle strutture dell’animazione socioculturale. Per la prima volta, il libro raccoglie in modo sistematico pratiche dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù in tutte le regioni linguistiche della Svizzera: un testo imprescindibile per tutti i professionisti del settore.
Un sondaggio nazionale sull’animazione socioculturale in ambito giovanile è un evento formidabile che abbiamo accolto con grande gioia. Le attività socioculturali professionali rivolte all’infanzia e alla gioventù prendono forma ufficialmente in Ticino con la legge giovani del 1996, ma è agli inizi degli anni Settanta che bisognerebbe guardare per comprenderne la nascita, quando, sulla spinta dei movimenti del Sessantotto, giovani ragazzi e ragazze chiesero e ottennero spazi di autogestione e di incontro. Pratiche spontanee, con proposte spesso ispirate alla tradizione dell’educazione popolare, che si sono col tempo modificate e strutturate e hanno dato luogo a un campo professionale del lavoro sociale, quello appunto dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù, denominato in Svizzera tedesca Offene Kinder und Jugen Arbeit (OKJA).
Un ambito in continua espansione, che va osservato e studiato con attenzione perché vede bambine, bambini e giovani protagonisti della società e richiede professionisti preparati e competenti.
Chi è stato chiamato a partecipare al sondaggio svizzero sull’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù, ha trovato l’occasione di riflettere su questo campo del lavoro sociale, sulle sue attività, così come sull’identità professionale. Un’occasione preziosa, poiché è stata anche la prima volta in cui professioniste e professionisti delle diverse regioni si sono confrontati, scoprendo che, sebbene alcuni termini e traduzioni possano creare equivoci, il “lavoro” è lo stesso e le cose in comune sono molte di più delle differenze; differenze che grazie agli scambi, come quello realizzato con questo sondaggio, possono diventare fonte di crescita reciproca. Il nostro augurio è che il lavoro di studio e confronto sull’animazione socioculturale, iniziato con quest’opera, prosegua e si diffonda in tutti i territori.
Francesca Machado, Giovanimazione
Claudio Mustacchi, Supsi
Gruppo di pilotaggio per la Svizzera Italiana
2020
L'associazione Giovanimazione gioventù ha richiesto Consiglio di Stato di intervenire presso la Confederazione a favore di misure meno restrittive per le e gli adolescenti che chiedono più libertà per le attività extrascolastiche.
La richiesta é pure stata sottoscritta dall'Associazione Ticinese per le Politiche giovanili-ATpG e dall'associazione Prometheus e in seguito sostenuta da Cemea e FOPSI
Qua sotto la richiesta da scaricare
16 febbraio 2021
Opuscolo (pdf online) del DSS. La situazione è del tutto nuova, non si hanno ancora sufficienti elementi o esperienza per poterla comprendere fino in fondo e per fare delle previsioni affidabili. Noi tutti non sappiamo cosa ci aspetta, né quanto tempo durerà. Questo ci rende insicuri e vulnerabili. Paura, frustrazione, rabbia, sfiducia, preoccupazione, impotenza, nervosismo sono risposte normali in questo particolare momento.Possiamo però prenderci cura di noi.
In questo periodo di crisi causato dal coronavirus, con ripercussioni importanti che incidono sulla vita di bambini e giovani, le offerte dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù sono di primaria importanza. L'animazione socioculturale contribuisce in modo significativo non solo alla salute e al benessere sociale dei bambini e dei giovani, ma pure dell'intera società svizzera. Questo documento ne illustra gli effetti e le ragioni per le quali va promossa.
Le misure di contenimento del coronavirus riducono il raggio d'azione sociale di bambini e adolescenti. Tuttavia, i contatti sociali, soprattutto con i coetanei, sono fondamentali per uno sviluppo sano. In che modo questi fattori influiscono sul benessere emotivo di bambini e adolescenti? Sono a disposizione solo pochi studi scientifici1 , o sono ancora in corso, 2 sulle conseguenze psicologiche e sociali, alcuni anche presso Università svizzere. È tuttavia già esplicito che le sfide poste dalla pandemia e i cambiamenti che ha portato nella vita sociale stanno riducendo la qualità della vita e il benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti e aumentando il rischio di anomalie psicologiche. Questa tendenza è confermata anche dal fatto che i bambini e i giovani hanno fatto un maggiore ricorso ai servizi di assistenza, ad esempio presso Pro Juventute Svizzera. Rispetto all'anno precedente, questa Fondazione ha dovuto aumentare massicciamente le sue attività di consulenza da marzo ad agosto 2020.
10.12.2020
Le attività giovanili extrascolastiche sono un terreno d'incontro, di comunicazione, di gioco e di apprendimento in un uno. Esse permettono ai giovani di acquisire competenze chiave per lo sviluppo individuale, il rafforzamento della personalità e una partecipazione fruttuosa alla società. Perché ciò avvenga è necessario che i soggetti dispongano di autodeterminazione, responsabilizzazione nonché di capacità d'integrazione e d'azione. Facendo le proprie esperienze, sperimentando e partecipando si acquisiscono competenze sociali. Ed è qui che s'inserisce il lavoro attivo con i media, che permette agli adolescenti di attivare la propria creatività, elaborando e presentando temi attraverso i media e discutendo e riflettendo sugli stessi." (da Giovani e media)
20.04.2020
Contiamo su tutti voi, assieme ci riusciremo. Tempo fino a fine novembre 2019
La società è in continuo cambiamento. Gli stili di vita, le abitudini e i valori sono incentrati sul singolo individuo. Per contro, la comprensione reciproca e la convivenza collettiva devono essere continuamente riconquistate. L’Animazione socioculturale crea occasioni concrete di aggregazione tra persone, allo scopo di promuovere la coesione sociale basata sui valori fondamentali di un agire pacifico, tollerante e solidale.
(Carta dell’animazione socioculturale, marzo 2017)
Il Video oggi è uno degli strumenti più potenti per fare marketing, coinvolgimento, comunicazione e posizionamento. I benefici sono davvero tanti e per questo i video condivisi saranno sempre di più. Le piattaforme social si stanno ormai adattando a questo grande trend. Ma qual è la lunghezza ideale di un video? Lo scopriamo con questa utile infografica.
di Franz Russo (6.07.2018)
In quanto parte integrante della vita dei giovani, i media rappresentano un tema fondamentale per l’animazione socioculturale. La rapida evoluzione dei nuovi mezzi di comunicazione apre un divario tra i bambini e i giovani che crescono con i media digitali e le persone adulte di riferimento. Nel settore dell’animazione socioculturale giovanile nasce di conseguenza l’esigenza di connettersi, promuovere e seguire formazioni continue nell’ambito dei media digitali.Il Gruppo di lavoro media digitali del AFAJ/DOJ sta creando un blog per informare sulle novità nel settore media digitali
Creatività, curiosità e pensiero tecnico sono competenze importanti, di cui i bambini e i giovani 4.0 hanno bisogno per affrontare la progressiva digitalizzazione del nostro mondo. Quest’ultima viene però discussa raramente nella prospettiva dei giovani, poiché la priorità viene generalmente data agli aspetti tecnologici ed economici. In occasione del suo 40° anniversario, la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) apre l’anno pubblicando quattro tesi volte a stimolare il dibattito politico e sociale riguardo all’influenza della digitalizzazione sui bambini e sui giovani.....continua a leggere qua
Il prossimo 18 dicembre il Consiglio comunale di Mendrisio approverà il preventivo del Comune di Mendrisio per l’esercizio 2018. Il rischio che il credito necessario alla gestione del centro giovani venga tagliato è reale. Alcuni consiglieri si sono espressi in tal senso, forse senza conoscere nel profondo il valore di un’esperienza come quella di un centro giovani. Ecco la presa di posizione apartitica di alcuni operatori, educatori, genitori, giovani e cittadini a favore del mantenimento del Centro giovani di Mendrisio.
Care consigliere e cari consiglieri comunali di Mendrisio,
il Centro giovani è una realtà sociale e culturale attiva ormai da anni. Da alcuni mesi, grazie a nuovi impulsi del Comune e del territorio, sta vivendo la sua fase più dinamica e creativa. Il numero di giovani frequentatori è in netto crescendo, così come la partecipazione alle varie attività espressive, ricreative e di socializzazione. Il centro è diventato un punto di riferimento complementare alla famiglia e alla scuola per una trentina almeno di giovani (ma molti di più in caso di serate e concerti). Le recenti “porte aperte” ne sono state la dimostrazione.
Il centro giovani è uno spazio in cui giovani, al di là delle differenze, possono sentirsi a “casa”: condividere momenti di vita e di crescita in comune, partecipare ad attività creative, sviluppare i propri talenti, sentirsi responsabilizzati, poter fare affidamento sulla parola amica di adulti di riferimento (gli animatori) ai quali potersi confidare in caso di bisogno.
La conferma del credito al centro è un segnale importante di riconoscimento delle aspirazioni dei giovani e di valorizzazione delle loro risorse. Significa dare ai giovani un segnale importante: “Voi per Noi (adulti e politici) contate! Voi potete fare affidamento sul nostro sostegno. Poi starà a Voi dimostrare che il centro significa davvero qualcosa di importante per la vostra crescita. Ma intanto Noi ci siamo!”.
L’eventuale chiusura del centro giovani sarebbe al contrario un atto politico che verrebbe recepito dai giovani come un atto di profonda sfiducia nelle loro legittime aspirazioni: “Per l’ennesima volta, nessuno ci ascolta, il Comune ci lascia soli. Non sanno neanche che ci siamo. Proprio adesso che cominciavamo a crederci”. Le conseguenze a livello di cittadinanza sarebbero disastrose. Si provocherebbero le condizioni per una vera e propria spaccatura intergenerazionale. Non allontaniamo allora i giovani dal Comune, ma gettiamo un ponte verso di loro, facciamo che si sentano cittadini a parte intera del Comune di Mendrisio e del mondo in cui viviamo. Diamo loro un segnale concreto di fiducia.
Quali animatori, operatori, educatori, genitori, giovani – Cittadini – vi chiediamo, onorevoli consigliere e consiglieri comunali di Mendrisio, al di là delle differenze di partito, di non compiere una battaglia politica sulla vita dei nostri giovani e di non deludere le loro aspettative, assumendo così pienamente il vostro ruolo di politici come “fautori di cittadinanze ancora possibili”.
Tenete presente che se i giovani sono il nostro futuro, siamo soprattutto Noi adulti ad essere il loro presente! Siamone degni! Date credito al Centro giovani comunale di Mendrisio.
Durante l’adolescenza i giovani formano la loro identità sulla base di caratteristiche che tendono a rimanere stabili nel tempo. È quindi importante individuare quelle esperienze che consentono loro di arricchirsi, soprattutto verso il senso della cooperazione, della cittadinanza e della responsabilità.
Al giorno d’oggi, l’individualismo, il fare da sé risulta sempre più importante. Sembra che le persone si muovano solo per interesse personale, si calcolano i costi-benefici invece di cooperare e di pensare in modo collettivo. Tutto ciò indebolisce le relazioni, crea paure e incertezze soprattutto negli adolescenti che soffrono in modo particolare il passaggio da ragazzini alla condizione adulta.
Spesso i giovani mostrano difficoltà nell’avere progetti positivi per il futuro, sfornando invece progetti irreali, in un mondo come quello virtuale, che li bombarda di messaggi incoerenti e spesso senza valori.
Per gli animatori che fossero interessati ad assistere ai "colloqui internazionali dell'animazione socioculturale" ecco qua il sito web e le informazioni
Movetia è l’Agenzia svizzera per gli scambi e la mobilità promossa dalla Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità (FPSM).
I progetti di mobilità promuovono gli scambi e la solidarietà tra i giovani e gli operatori dell’animazione giovanile in Europa. Si concentrano sulla partecipazione attiva, l’impegno personale e lo sviluppo delle competenze attraverso l’apprendimento non formale.
Sull’ultimo numero di Dati - Statistiche e società (rivista dell'Ufficio di statistica Ustat), Matteo Borioli analizza i dati disponibili sulla "gioventù" di oggi, definita come fascia d'età tra i 15 ed i 29 anni. Una popolazione molto eterogenea sia per le caratteristiche sia per i comportamenti, ma che condivide alcune tematiche di fondo.
qua sotto puoi scaricare il documento
Dalle risposte dei giovani intervistati nell’ambito di numerose ricerche sociologiche realizzate anche in Ticino, emergono sostanzialmente due principali bisogni tra gli adolescenti: quello di divertirsi e quello di usufruire di uno spazio aggregativo.
Molti possono essere legittimamente considerati degli spazi aggregativi.
Nel campo del consumo del tempo libero possiamo per esempio indicare la discoteca, il concerto, il cinema e lo stadio, per citarne solo alcuni.
Nel campo sportivo si può affermare che qualsiasi società sportiva costituisce di fatto un polo d’aggregazione: il campo, lo spogliatoio, le attività organizzate collateralmente a quelle competitive, sono sicuramente momenti di socializzazione per i propri iscritti.
Nel campo culturale gli esempi non mancano (cineclub, circoli scacchistici, amici del teatro, ecc.), così come in quello associativo (scout, partiti politici, gruppi religiosi, ecc.).
Inoltre, nel tessuto urbano, vi sono numerosi luoghi che si possono considerare degli spazi di aggregazione, come i locali pubblici, le piazze (quelle poche che sono ancora vivibili e accessibili), i mercati, i centri commerciali e altri ancora.
L’oratorio - struttura che molte chiese parrocchiali lasciano a disposizione dei giovani per svolgere attività ricreative, sportive, benefiche o di formazione religiosa - è, o meglio era, un luogo importante d’aggregazione. In Ticino ha rappresentato, dal dopo guerra fino alla fine degli anni settanta, un luogo privilegiato d’aggregazione giovanile. Ai giorni nostri sono pochissimi quelli sopravvissuti e ancora meno quelli che, accanto alla formazione religiosa ed educativa, hanno voluto o saputo mantenere degli spazi spontanei d’aggregazione e delle attività prettamente sportive o ludiche.
Il Centro socio-culturale è un ulteriore luogo d’aggregazione nel quale si possono svolgere attività ricreative, culturali e formative rivolte indistintamente a tutta la popolazione. È un laboratorio di idee costantemente in movimento, senza scopo di lucro, aconfessionale, apartitico, che vuole creare delle occasioni d’incontro e offrire degli spazi a tutte quelle attività, strutturate o spontanee, che il mercato del tempo libero ignora. In particolare, penso a quelle forme artistiche e culturali che non trovano una loro dignità nei circuiti tradizionali. È innegabile che in Ticino questa struttura intergenerazionale fatica a trovare una sua legittimazione, uno spazio consolidato nel territorio, e questo nonostante che da ormai quarant’anni, con tempi e modalità diverse, numerose associazioni e gruppi spontanei o organizzati ne richiedono a gran voce l’istituzione. ... continua a leggere
Al giorno d'oggi per bambini e giovani è ormai scontato poter disporre di apparecchi con accesso a Internet, che infatti vengono utilizzati con frequenza. Altrettanto frequente è l'affermazione degli adulti: «I giovani d'oggi non fanno altro che guardare il telefonino». Ma come si piazzano i giovani svizzeri nel confronto europeo? Scoprite sul sito GIOVANI E MEDIA i sorprendenti risultati di uno studio internazionale che mette a confronto il consumo mediatico dei giovani di 42 Paesi. Buone notizie giungono anche dai risultati di un altro studio: quello condotto alla Columbia University sugli effetti del consumo di videogiochi. Infatti anche al primo Forum nazionale «Play to learn» sull'utilizzo di filmati e videogiochi a lezione si è giunti alla conclusione che non bisogna demonizzare i media digitali, bensì sfruttarne l'enorme potenziale.
Di conseguenza vi è la possibilità di istruirsi e di apprendere qualcosa in ogni situazione della vita. Noi distinguiamo tre forme d’istruzione: formale, non-formale e informale.
“Istruzione“ globale e nel verso senso della parola è possibile solo quando un essere umano ha accesso a tutti e tre i metodi istruttivi (formali, non-formali e informali). A dipendenza del proprio ambiente di vita, questi metodi possono essere più variati e redditizi. Ancora oggi la nostra società da maggiore importanza all’istruzione formale, in particolare a quella dell’infanzia e della gioventù ed è in questo settore che lo stato investe di più.
ripreso dal sito sajv.ch (federazione svizzera delle associazioni giovanili)
vai alla pagina animazione animatori/ diritti e rovesci: nuovo codice deontologico pubblicato da AvenirSocial
La scuola non può da sola dare al bambino tutto ciò di cui ha bisogno per crescere e riuscire nella vita. Deve imparare ad avere pazienza a risollevarsi dai fallimenti; essere capace a motivarsi, rispettare, sviluppare spirito di gruppo, e ancora tante altre cose. Queste competenze sociali ed emozionali - definite anche competenze "non cognitive" - si acquisiscono in gran parte anche al di fuori del quadro scolastico: con i genitori, nelle associazioni sportive, con il gruppo di amici. ....
L’école ne peut, à elle seule, pas apporter à l’enfant tout ce dont il a besoin pour bien se développer et réussir sa vie. Il doit apprendre à avoir de la patience et à surmonter ses échecs; être capable de se motiver, de faire preuve de respect, de développer un esprit d’équipe, et bien d’autres choses encore. Ces compétences sociales et émotionnelles – qu’on appelle aussi compétences «non cognitives» – s’acquièrent en grande partie aussi en dehors du cadre scolaire: avec ses parents, dans les clubs sportifs ou avec un groupe de copains.