Il 13 gennaio il Consiglio federale ha emanato nuove misure anti-Covid che entreranno in vigore dal 18 gennaio 2021 fino al 28 febbraio 2021.
In Ticino, d’intesa con l’Ufficio del medico cantonale, i Centri di attività giovanili gestiti da professionisti, in quanto servizi sociali, possono rimanere aperti conformemente a quanto previsto dal Piano di protezione per i Centri d’attività giovanile del 14 dicembre 2020.
Aggiornamento a livello federale con entrata in vigore il 18.01.2021 e piano di protezione federale per la promozione e l'animazione socioculturale dell'infanzia e gioventù.
ultimo aggiornamento del 15.01.2021 per i Centri d’attività giovanile nel Canton Ticino
Opuscolo (pdf online) del DSS. La situazione è del tutto nuova, non si hanno ancora sufficienti elementi o esperienza per poterla comprendere fino in fondo e per fare delle previsioni affidabili. Noi tutti non sappiamo cosa ci aspetta, né quanto tempo durerà. Questo ci rende insicuri e vulnerabili. Paura, frustrazione, rabbia, sfiducia, preoccupazione, impotenza, nervosismo sono risposte normali in questo particolare momento.Possiamo però prenderci cura di noi.
In questo periodo di crisi causato dal coronavirus, con ripercussioni importanti che incidono sulla vita di bambini e giovani, le offerte dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù sono di primaria importanza. L'animazione socioculturale contribuisce in modo significativo non solo alla salute e al benessere sociale dei bambini e dei giovani, ma pure dell'intera società svizzera. Questo documento ne illustra gli effetti e le ragioni per le quali va promossa.
Le misure di contenimento del coronavirus riducono il raggio d'azione sociale di bambini e adolescenti. Tuttavia, i contatti sociali, soprattutto con i coetanei, sono fondamentali per uno sviluppo sano. In che modo questi fattori influiscono sul benessere emotivo di bambini e adolescenti? Sono a disposizione solo pochi studi scientifici1 , o sono ancora in corso, 2 sulle conseguenze psicologiche e sociali, alcuni anche presso Università svizzere. È tuttavia già esplicito che le sfide poste dalla pandemia e i cambiamenti che ha portato nella vita sociale stanno riducendo la qualità della vita e il benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti e aumentando il rischio di anomalie psicologiche. Questa tendenza è confermata anche dal fatto che i bambini e i giovani hanno fatto un maggiore ricorso ai servizi di assistenza, ad esempio presso Pro Juventute Svizzera. Rispetto all'anno precedente, questa Fondazione ha dovuto aumentare massicciamente le sue attività di consulenza da marzo ad agosto 2020.
10.12.2020
gli interessati sono pregati di contattare Giovanimazione per iscriversi e ricevere le coordinate del webinar online.
Federica è una Brand Strategist e YouTube Content Creator sui temi del Digital e del Lavoro, con un focus importante sul Personal Branding. Tra la fine degli studi e l’inizio della sua carriera nel mondo startup - lasciata recentemente per diventare freelance e content creator a tempo pieno - in meno di 2 anni ha creato una community di più di 15.000 iscritti organici su YouTube.
Clicca qui e troverai dei suoi video a proposito di Instagram
Le attività giovanili extrascolastiche sono un terreno d'incontro, di comunicazione, di gioco e di apprendimento in un uno. Esse permettono ai giovani di acquisire competenze chiave per lo sviluppo individuale, il rafforzamento della personalità e una partecipazione fruttuosa alla società. Perché ciò avvenga è necessario che i soggetti dispongano di autodeterminazione, responsabilizzazione nonché di capacità d'integrazione e d'azione. Facendo le proprie esperienze, sperimentando e partecipando si acquisiscono competenze sociali. Ed è qui che s'inserisce il lavoro attivo con i media, che permette agli adolescenti di attivare la propria creatività, elaborando e presentando temi attraverso i media e discutendo e riflettendo sugli stessi." (da Giovani e media)
20.04.2020
Giovanimazione in collaborazione col il DOJ/AFAJ organizzerà il 2° incontro virtuale
lunedì 20 aprile 2020 dalle 14:30 alle 15:30
con Alicia Iglesias media educator e operatrice sociale
e alcuni contributi del prof. Luca Botturi
Proprio ora che il digitale, i social media sono diventati così importanti, siamo convinti che abbiate interesse in un momento di riflessione/discussione/formazione sugli strumenti da poter utilizzare nel vostro ambito. Per questo in collaborazione con il DOJ/AFAJ
abbiano organizzato due incontri virtuali.
Presta attenzione alle informazioni su fb o in altri social per poterti collegare
Secondo le direttive cantonali i centri giovani e i centri di socializzazione devono rimanere chiusi a partire da oggi, giovedì 12 marzo 2020. Tale disposizione è in vigore sino a domenica 29 marzo 2020. Non sono esclusi eventuali prolungamenti della stessa a dipendenza dell’evoluzione della situazione. Per sicurezza, vi invitiamo a riaprire solo dopo comunicazione pubblica del Consiglio di Stato o la comunicazione diretta dell'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani del DSS .
martedì 28 aprile 2020
dalle 09:00 alle 12:30
a Bellinzona
Casa del Popolo
Kebab+ è un programma di promozione della salute dell'Associazione mantello svizzera per l’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù (DOJ/AFAJ) in collaborazione con organizzazioni partner.
Contiamo su tutti voi, assieme ci riusciremo. Tempo fino a fine novembre 2019
La società è in continuo cambiamento. Gli stili di vita, le abitudini e i valori sono incentrati sul singolo individuo. Per contro, la comprensione reciproca e la convivenza collettiva devono essere continuamente riconquistate. L’Animazione socioculturale crea occasioni concrete di aggregazione tra persone, allo scopo di promuovere la coesione sociale basata sui valori fondamentali di un agire pacifico, tollerante e solidale.
(Carta dell’animazione socioculturale, marzo 2017)
Il Video oggi è uno degli strumenti più potenti per fare marketing, coinvolgimento, comunicazione e posizionamento. I benefici sono davvero tanti e per questo i video condivisi saranno sempre di più. Le piattaforme social si stanno ormai adattando a questo grande trend. Ma qual è la lunghezza ideale di un video? Lo scopriamo con questa utile infografica.
di Franz Russo (6.07.2018)
Da aprile a dicembre 2018 lo staff di KEBAB+ attraverserà tutta la Svizzera. Ogni mese si andrà assieme alla scoperta di uno dei 10 progetti più interessanti di questi 10 anni di Kebab+ e sentiremo cosa raccontano le persone coinvolte. Ci sono moltissimi progetti che bambini e adolescenti hanno realizzato nel proprio tempo libero: seguite il blog e leggete i racconti di ragazzi e ragazze che costruiscono capanne, gestiscono caffè e si cimentano nell’arte di strada! Clicca qua o sulla foto
Comunicazione preliminare
Alle specialiste e agli specialisti dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù.
In Svizzera, finora, non si è mai proceduto a un rilevamento sistematico di dati sull’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù. Per questo motivo, nei mesi di agosto e settembre 2018, la Scuola universitaria per il lavoro sociale FHNW (Hochschule für Soziale Arbeit Fachhochschule Nordwestschweiz FHNW) condurrà, in collaborazione con diversi partner, il primo sondaggio tra le istituzioni e organizzazioni che operano in tale ambito, in tutte le regioni linguistiche. L’inchiesta è parte del progetto «Projekt Sprachregionen / Projet Régions linguistiques / Progetto regioni linguistiche» dell’associazione mantello svizzera per l’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù(DOJ/AFAJ).
Trovate maggiori ragguagli su questo progetto, finanziato dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali e da contributi della Fondazione Mercator Svizzera, all’indirizzo www.sondaggio‐asc.ch.
L’obiettivo è di ottenere per la prima volta una panoramica nazionale del settore dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù. Verranno, per esempio, poste domande sulle offerte, i gruppi mirati, la fruizione, il finanziamento, la dotazione, il personale, i promotori, le collaborazioni e la tutela della qualità, e si chiederà alle operatrici e agli operatori di formulare le loro valutazioni. Il sondaggio interpellerà centri giovanili, centri socioculturali per l'infanzia, parchi avventura con l'accompagnamento di animatori socioculturali, offerte di prossimità/mobili e centri di comunità o di quartiere, e verrà ripetuto ogni otto‐dieci anni al fine di rilevare l’evoluzione del settore.
In quanto parte integrante della vita dei giovani, i media rappresentano un tema fondamentale per l’animazione socioculturale. La rapida evoluzione dei nuovi mezzi di comunicazione apre un divario tra i bambini e i giovani che crescono con i media digitali e le persone adulte di riferimento. Nel settore dell’animazione socioculturale giovanile nasce di conseguenza l’esigenza di connettersi, promuovere e seguire formazioni continue nell’ambito dei media digitali.Il Gruppo di lavoro media digitali del AFAJ/DOJ sta creando un blog per informare sulle novità nel settore media digitali
Creatività, curiosità e pensiero tecnico sono competenze importanti, di cui i bambini e i giovani 4.0 hanno bisogno per affrontare la progressiva digitalizzazione del nostro mondo. Quest’ultima viene però discussa raramente nella prospettiva dei giovani, poiché la priorità viene generalmente data agli aspetti tecnologici ed economici. In occasione del suo 40° anniversario, la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) apre l’anno pubblicando quattro tesi volte a stimolare il dibattito politico e sociale riguardo all’influenza della digitalizzazione sui bambini e sui giovani.....continua a leggere qua
Il prossimo 18 dicembre il Consiglio comunale di Mendrisio approverà il preventivo del Comune di Mendrisio per l’esercizio 2018. Il rischio che il credito necessario alla gestione del centro giovani venga tagliato è reale. Alcuni consiglieri si sono espressi in tal senso, forse senza conoscere nel profondo il valore di un’esperienza come quella di un centro giovani. Ecco la presa di posizione apartitica di alcuni operatori, educatori, genitori, giovani e cittadini a favore del mantenimento del Centro giovani di Mendrisio.
Care consigliere e cari consiglieri comunali di Mendrisio,
il Centro giovani è una realtà sociale e culturale attiva ormai da anni. Da alcuni mesi, grazie a nuovi impulsi del Comune e del territorio, sta vivendo la sua fase più dinamica e creativa. Il numero di giovani frequentatori è in netto crescendo, così come la partecipazione alle varie attività espressive, ricreative e di socializzazione. Il centro è diventato un punto di riferimento complementare alla famiglia e alla scuola per una trentina almeno di giovani (ma molti di più in caso di serate e concerti). Le recenti “porte aperte” ne sono state la dimostrazione.
Il centro giovani è uno spazio in cui giovani, al di là delle differenze, possono sentirsi a “casa”: condividere momenti di vita e di crescita in comune, partecipare ad attività creative, sviluppare i propri talenti, sentirsi responsabilizzati, poter fare affidamento sulla parola amica di adulti di riferimento (gli animatori) ai quali potersi confidare in caso di bisogno.
La conferma del credito al centro è un segnale importante di riconoscimento delle aspirazioni dei giovani e di valorizzazione delle loro risorse. Significa dare ai giovani un segnale importante: “Voi per Noi (adulti e politici) contate! Voi potete fare affidamento sul nostro sostegno. Poi starà a Voi dimostrare che il centro significa davvero qualcosa di importante per la vostra crescita. Ma intanto Noi ci siamo!”.
L’eventuale chiusura del centro giovani sarebbe al contrario un atto politico che verrebbe recepito dai giovani come un atto di profonda sfiducia nelle loro legittime aspirazioni: “Per l’ennesima volta, nessuno ci ascolta, il Comune ci lascia soli. Non sanno neanche che ci siamo. Proprio adesso che cominciavamo a crederci”. Le conseguenze a livello di cittadinanza sarebbero disastrose. Si provocherebbero le condizioni per una vera e propria spaccatura intergenerazionale. Non allontaniamo allora i giovani dal Comune, ma gettiamo un ponte verso di loro, facciamo che si sentano cittadini a parte intera del Comune di Mendrisio e del mondo in cui viviamo. Diamo loro un segnale concreto di fiducia.
Quali animatori, operatori, educatori, genitori, giovani – Cittadini – vi chiediamo, onorevoli consigliere e consiglieri comunali di Mendrisio, al di là delle differenze di partito, di non compiere una battaglia politica sulla vita dei nostri giovani e di non deludere le loro aspettative, assumendo così pienamente il vostro ruolo di politici come “fautori di cittadinanze ancora possibili”.
Tenete presente che se i giovani sono il nostro futuro, siamo soprattutto Noi adulti ad essere il loro presente! Siamone degni! Date credito al Centro giovani comunale di Mendrisio.
Durante l’adolescenza i giovani formano la loro identità sulla base di caratteristiche che tendono a rimanere stabili nel tempo. È quindi importante individuare quelle esperienze che consentono loro di arricchirsi, soprattutto verso il senso della cooperazione, della cittadinanza e della responsabilità.
Al giorno d’oggi, l’individualismo, il fare da sé risulta sempre più importante. Sembra che le persone si muovano solo per interesse personale, si calcolano i costi-benefici invece di cooperare e di pensare in modo collettivo. Tutto ciò indebolisce le relazioni, crea paure e incertezze soprattutto negli adolescenti che soffrono in modo particolare il passaggio da ragazzini alla condizione adulta.
Spesso i giovani mostrano difficoltà nell’avere progetti positivi per il futuro, sfornando invece progetti irreali, in un mondo come quello virtuale, che li bombarda di messaggi incoerenti e spesso senza valori.
Per gli animatori che fossero interessati ad assistere ai "colloqui internazionali dell'animazione socioculturale" ecco qua il sito web e le informazioni
Movetia è l’Agenzia svizzera per gli scambi e la mobilità promossa dalla Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità (FPSM).
I progetti di mobilità promuovono gli scambi e la solidarietà tra i giovani e gli operatori dell’animazione giovanile in Europa. Si concentrano sulla partecipazione attiva, l’impegno personale e lo sviluppo delle competenze attraverso l’apprendimento non formale.
Il programma di promozione della salute Kebab+ del Percento culturale Migros intende stimolare i bambini e i
giovani a riflettere sulla cultura alimentare attuale, spingendoli a tener conto dell’alimentazione sana, della giusta quantità di movimento e dell’importanza
dell’incontro. In questo modo, Kebab+ promuove l’educazione alla salute dei bambini e dei giovani, aiutandoli ad assumersi le
proprie responsabilità rispetto alla loro salute e al loro benessere.
Poche sono le condizioni necessarie: i progetti devono comprendere almeno tre dei cinque
elementi «cucinare – mangiare – incontrare – rilassarsi – muoversi» (i temi che costituiscono Kebab+, dal tedesco «kochen – essen – begegnen – ausspannen –
bewegen»), essere sviluppati e realizzati insieme ai bambini o ai giovani ed essere il più possibile efficaci nel
tempo
Se vuoi saperne di più vai su sito:
www.kebabplus.ch/it
Sull’ultimo numero di Dati - Statistiche e società (rivista dell'Ufficio di statistica Ustat), Matteo Borioli analizza i dati disponibili sulla "gioventù" di oggi, definita come fascia d'età tra i 15 ed i 29 anni. Una popolazione molto eterogenea sia per le caratteristiche sia per i comportamenti, ma che condivide alcune tematiche di fondo.
qua sotto puoi scaricare il documento
Dalle risposte dei giovani intervistati nell’ambito di numerose ricerche sociologiche realizzate anche in Ticino, emergono sostanzialmente due principali bisogni tra gli adolescenti: quello di divertirsi e quello di usufruire di uno spazio aggregativo.
Molti possono essere legittimamente considerati degli spazi aggregativi.
Nel campo del consumo del tempo libero possiamo per esempio indicare la discoteca, il concerto, il cinema e lo stadio, per citarne solo alcuni.
Nel campo sportivo si può affermare che qualsiasi società sportiva costituisce di fatto un polo d’aggregazione: il campo, lo spogliatoio, le attività organizzate collateralmente a quelle competitive, sono sicuramente momenti di socializzazione per i propri iscritti.
Nel campo culturale gli esempi non mancano (cineclub, circoli scacchistici, amici del teatro, ecc.), così come in quello associativo (scout, partiti politici, gruppi religiosi, ecc.).
Inoltre, nel tessuto urbano, vi sono numerosi luoghi che si possono considerare degli spazi di aggregazione, come i locali pubblici, le piazze (quelle poche che sono ancora vivibili e accessibili), i mercati, i centri commerciali e altri ancora.
L’oratorio - struttura che molte chiese parrocchiali lasciano a disposizione dei giovani per svolgere attività ricreative, sportive, benefiche o di formazione religiosa - è, o meglio era, un luogo importante d’aggregazione. In Ticino ha rappresentato, dal dopo guerra fino alla fine degli anni settanta, un luogo privilegiato d’aggregazione giovanile. Ai giorni nostri sono pochissimi quelli sopravvissuti e ancora meno quelli che, accanto alla formazione religiosa ed educativa, hanno voluto o saputo mantenere degli spazi spontanei d’aggregazione e delle attività prettamente sportive o ludiche.
Il Centro socio-culturale è un ulteriore luogo d’aggregazione nel quale si possono svolgere attività ricreative, culturali e formative rivolte indistintamente a tutta la popolazione. È un laboratorio di idee costantemente in movimento, senza scopo di lucro, aconfessionale, apartitico, che vuole creare delle occasioni d’incontro e offrire degli spazi a tutte quelle attività, strutturate o spontanee, che il mercato del tempo libero ignora. In particolare, penso a quelle forme artistiche e culturali che non trovano una loro dignità nei circuiti tradizionali. È innegabile che in Ticino questa struttura intergenerazionale fatica a trovare una sua legittimazione, uno spazio consolidato nel territorio, e questo nonostante che da ormai quarant’anni, con tempi e modalità diverse, numerose associazioni e gruppi spontanei o organizzati ne richiedono a gran voce l’istituzione. ... continua a leggere
Al giorno d'oggi per bambini e giovani è ormai scontato poter disporre di apparecchi con accesso a Internet, che infatti vengono utilizzati con frequenza. Altrettanto frequente è l'affermazione degli adulti: «I giovani d'oggi non fanno altro che guardare il telefonino». Ma come si piazzano i giovani svizzeri nel confronto europeo? Scoprite sul sito GIOVANI E MEDIA i sorprendenti risultati di uno studio internazionale che mette a confronto il consumo mediatico dei giovani di 42 Paesi. Buone notizie giungono anche dai risultati di un altro studio: quello condotto alla Columbia University sugli effetti del consumo di videogiochi. Infatti anche al primo Forum nazionale «Play to learn» sull'utilizzo di filmati e videogiochi a lezione si è giunti alla conclusione che non bisogna demonizzare i media digitali, bensì sfruttarne l'enorme potenziale.
Di conseguenza vi è la possibilità di istruirsi e di apprendere qualcosa in ogni situazione della vita. Noi distinguiamo tre forme d’istruzione: formale, non-formale e informale.
“Istruzione“ globale e nel verso senso della parola è possibile solo quando un essere umano ha accesso a tutti e tre i metodi istruttivi (formali, non-formali e informali). A dipendenza del proprio ambiente di vita, questi metodi possono essere più variati e redditizi. Ancora oggi la nostra società da maggiore importanza all’istruzione formale, in particolare a quella dell’infanzia e della gioventù ed è in questo settore che lo stato investe di più.
ripreso dal sito sajv.ch (federazione svizzera delle associazioni giovanili)
vai alla pagina animazione animatori/ diritti e rovesci: nuovo codice deontologico pubblicato da AvenirSocial
La scuola non può da sola dare al bambino tutto ciò di cui ha bisogno per crescere e riuscire nella vita. Deve imparare ad avere pazienza a risollevarsi dai fallimenti; essere capace a motivarsi, rispettare, sviluppare spirito di gruppo, e ancora tante altre cose. Queste competenze sociali ed emozionali - definite anche competenze "non cognitive" - si acquisiscono in gran parte anche al di fuori del quadro scolastico: con i genitori, nelle associazioni sportive, con il gruppo di amici. ....
L’école ne peut, à elle seule, pas apporter à l’enfant tout ce dont il a besoin pour bien se développer et réussir sa vie. Il doit apprendre à avoir de la patience et à surmonter ses échecs; être capable de se motiver, de faire preuve de respect, de développer un esprit d’équipe, et bien d’autres choses encore. Ces compétences sociales et émotionnelles – qu’on appelle aussi compétences «non cognitives» – s’acquièrent en grande partie aussi en dehors du cadre scolaire: avec ses parents, dans les clubs sportifs ou avec un groupe de copains.